La Festa di Sant’Agata
Catania
Ogni anno, dal 3 al 5 febbraio, Catania festeggia la sua Santa Patrona, Sant’Agata.
Il primo giorno della festa è riservato all’offerta delle candele. Una suggestiva usanza popolare vuole che i ceri donati siano alti o pesanti quanto la persona che chiede la grazia alla Santa. Due carrozze settecentesche e undici “candelore” – grossi ceri rappresentativi delle corporazioni o dei mestieri rivestiti con decorazioni artigianali, puttini in legno dorato, santi e scene del martirio, fiori e bandiere – vengono portate in corteo.
Il 4 febbraio il busto di Sant’Agata, luccicante di oro e di gemme preziose, viene portato in processione lungo le vie della città per l’intera giornata. I devoti indossano il tradizionale “sacco” – un camice votivo di tela bianca lungo fino alla caviglia e stretto in vita da un cordoncino – un berretto di velluto nero, guanti bianchi e sventolano un fazzoletto anch’esso bianco a fitte pieghe.
Infine, la processione riprenderà dal pomeriggio del 5 fino a notte fonda, quando i fuochi d’artificio segnano la chiusura dei festeggiamenti.
La storia del martirio di Sant’Agata cominciò quando venne chiesta in sposa dal console Quinziano. Ai continui no di Agata, il console rispose imprigionandola e sottoponendola a brutali sevizie, come l’estirpazione dei seni. Si racconta che nel carcere Agata fu consolata e medicata da S. Pietro: le ferite allora guarirono e il seno rifiorì. Il console decise così di condannarla al rogo. Durante questo martirio una donna la coprì con il suo velo che non bruciò: è il cosiddetto Velo di Sant’Agata, cui sono legati alcuni miracoli, l’ultimo dei quali del 1887, quando, portato a Nicolosi dall’Arcivescovo Cardinale Dusmet, fermò la lava che minacciava la cittadina.
L’immagine del seno strappato è legata alle cosidette Minnuzze di Sant’Agata: dei dolci di ricotta e pasta frolla che con la loro forma a coppetta e la ciliegia, ricordano i seni della Santa; durante la festa vengono anche consumate le olivette di sant’Agata, palline di marzapane al pistacchio.